mercoledì 20 ottobre 2010

Fini, la Resistenza di Berlusconi e Roberto Fiore: intervista a Claudio Lazzaro di Nazirock


Inserito in Nazirock da admin il Settembre 25th, 2008
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In concomitanza con le polemiche sollevate da Azione Giovani, Claudio Lazzaro, ex giornalista del Corriere della Sera e oggi filmmaker, ha presentato ieri al Parlamento Europeo Nazirock, in apertura di “Extreme Right Watch”, convegno organizzato a Bruxelles dal Gruppo Socialista. Al film di Lazzaro è stata impedita la distribuzione cinematografica: gli esercenti hanno preferito rinunciare a seguito delle diffide inviate dai legali di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, che si ritiene diffamato dal film. Ieri, dopo la proiezone a Bruxelles, abbiamo intervistato il regista.
Claudio, ieri hai presentato Nazirock al Parlamento europeo. C’era anche Roberto Fiore?
No, non si è visto.
Lo hai mai incontrato dopo l’uscita del film?
Si, è capitato a giugno, a Roma. Gli studenti della Luiss volevano organizzare una proiezione,  ma il rettore non ha voluto mettere a disposizione uno spazio. Loro si sono rivolti all’assessore Croppi, che ha voluto dimostrare la massima disponibilità: così Nazirock è stato proiettato alla Casa del Cinema. Anche gli studenti hanno voluto dimostrare la loro disponibilità al dibattito con le destre e hanno invitato Roberto Fiore. Io li ho avvertiti, attenzione, se invitate Fiore dovete far venire uno storico autorevole, che possa fare fronte alle fantasiose ricostruzioni della storia italiana che Fiore e altri stanno cercando di far passare.
Loro non sono riusciti ad assicurarsi la presenza di un docente di storia e hanno invitato un professore di Scienze Politiche, di cui non ricordo il nome. La sala è piena, con gente in piedi. Titoli di coda, inizia il dibattito. Viene data la parola a Fiore, che subito mi accusa di essere un seminatore di odio, dice che il mio film vuole riportarci indietro agli scontri mortali degli anni 70. I
o rispondo alle accuse. Poi viene data la parola al professore, quello che nel dibattito dove fare da contrappeso a Fiore. E il professore cosa fa? Subito mi attacca dicendo che sono il tipico intellettuale di parte, accecato dal bavaglio ideologico, che ho fatto un film tendenzioso.
Probabilmente al professore non era piaciuta la denuncia, presente nel film, dello sdoganamento politico di una parte della destra nazifascista operato da Silvio Berlusconi. Insomma ho dovuto difendermi. Grazie a Dio, qualche ragazzo in platea  mi ha dato una mano, ma ce n’erano anche molti di destra, portati da Fiore.
Quali intimidazioni hai ricevuto dall’uscita di Nazirock?
Ricevo delle e-mail poco rassicuranti. Poi c’è stato un video, molto elaborato messo in rete, su YouTube, da un quadro politico di Forza Nuova, in cui mi si accusava di aver taroccato una sequenza cruciale del film. Mi spiego, alla fine di Nazirock si vedono alcuni militanti di Forza Nuova che espongono un grande
striscione in cui si chiede PIU’ NAZIFASCISMO. Nel video si sostiene che io avrei filmato dei giovani di sinistra che innalzavano lo striscione MAI PIU’ NAZIFASCSISMO. Poi avrei cancellato MAI e avrei montato il tutto dentro la manifestazione di Forza Nuova. Mettere in rete un’accusa di questo genere è come mettere in rete una fatwa: tu non sei più un professionista che ha fatto il suo lavoro, sei un infame che va punito. Alla fine sono riuscito a far togliere questo video, ma è rimasto in rete per parecchio tempo. Detto questo, credo che anche le diffide dei legali di Roberto Fiore, che hanno spaventato gli esercenti e impedito la distribuzione nei cinema di Nazirock, abbiano funzionato come un avvertimento, una specie di intimidazione.
Vendite e distribuzione: un confronto tra Nazirock e Camicie Verdi.
E’ ancora presto per farlo. Camicie Verdi, il film sulla Lega Nord, è uscito tre mesi prima del referendum sulla Devolution. Quindi ha avuto un certo impatto e una sua funzione. Nazirock è uscito tre mesi prima delle elezioni, ma il centrosinistra non lo ha notato e nemmeno ha usato un argomento, presente nel film, che poteva essere molto forte in campagna elettorale: “Attenzione, chi vota questo centrodestra dà il suo voto anche una parte della destra nazifascista, che di fatto viene sdoganata. Non a caso Roberto Fiore, dopo il voto è diventato parlamentare europeo. Il film comunque, malgrado tutte le diffide e le intimidazioni, ha trovato una sua strada. Ogni giorno ricevo richieste di prendere parte a proiezioni che vengono organizzate in tutta Italia da associazioni culturali e politiche, scuole, centri sociali, festival, cineclub.
Hai ricevuto solidarietà da parte di qualche esponente di centrodestra?
No. Probabilmente, malgrado le dichiarazioni di Fini, che si candida a leader del centrodestra, non esiste in Italia una destra veramente democratica, liberale, rispettosa dei valori fondanti della Costituzione. Non a caso Berlusconi, poco prima delle elezioni, ha detto che la storia italiana va riscritta, per liberarla da una certa retorica della Resistenza. E alla grande manifestazione del 2 dicembre 2006, contro il governo Prodi, accanto a Berlusconi, sul palco degli oratori, c’era Luca Romagnoli, leader di Fiamma Tricolore, quello che dice di non avere prove per affermare o negare l’esistenza delle camere a gas.
E a sinistra?
C’è stata molta attenzione a sinistra del PD. Rifondazione e IL PdCI hanno organizzato molte proiezioni anche prima del voto. Il PD si è svegliato solo dopo la batosta elettorale: i giovani del partito hanno organizzato qualche proiezione. Peccato, perché io non sono mai stato comunista. Al di là delle etichette politiche, mi sono sempre riconosciuto nella linea moderata e socialdemocratica della sinistra europea.

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